Ernia del disco: cause e trattamento – Matteo Santori P.T.
Per capire al meglio di cosa stiamo parlando dobbiamo dare una definizione di ernia.
Come molti già sanno, tra le nostre vertebre è interposto un disco fibrocartilagineo che ha, tra i vari compiti, quello di separare le vertebre per dare mobilità alla colonna, ammortizzare gli urti e dissipare la pressione data dalla stazione eretta. Questo disco è formato da una struttura esterna: l’anello fibroso, ed una interna: il nucleo polposo.
Per ernia si intende la rottura dell’anello fibroso e la conseguente fuoriuscita del nucleo polposo.
Chi risente di un’ernia del disco presenta un dolore acuto e costante, che può essere localizzato o diffuso, ma anche irrigidimento e dolore alle gambe, formicolii e infiammazione dei nervi, come lo sciatico (sciatalgia).
Possiamo definire due tipologie di cause, quelle patologiche e quelle fisiologiche, come ad esempio l’invecchiamento.
Diventa importante fare questa classificazione ed individuare la natura dell’ernia perchè le cause fisiologiche posso essere prevenute e ridimensionate. Tra queste troviamo: età, obesità, fumo e stile di vita.
Buona parte delle ernie discali è causata da una postura scorretta che comporta un cambiamento delle curve della colonna, generalmente del tratto lombare.
Abitudini (che spesso sono condizioni lavorative) come lo stare ore seduti, troppe ore in piedi, o sollevare costantemente carichi anche se non si è “pronti” per farlo, sono tra le cause più frequenti.
Proprio per la natura comportamentale di tali fattori di rischio è possibile un ottimo intervento sia preventivo che conservativo, attraverso delle accortezze e comportamenti durante tutta la giornata e l’attività fisica.
Nuove evidenze scientifiche mostrano che il trattamento dell’ernia del disco deve essere fatto in mobilità; infatti, escludendo cause traumatiche o patologiche, l’ernia è causata da ipomobilità della colonna che genera un sovraccarico che non viene dissipato, il disco viene così schiacciato fino alla rottura.
Riassumendo e semplificando possiamo quindi dire che, in caso non sia di origine patologica o traumatica, possiamo combattere l’ernia del disco attraverso l’allenamento.
Il nostro nemico più forte è la sedentarietà, spesso si pensa che avendo un ernia non si possa fare più nulla e quindi si tende a fermarsi completamente.
Questo può essere giusto se consigliato da un medico specializzato, in una fase acuta, ma bisogna tornare a muoversi il prima possibile. Il trucco sta nel farlo nel migliore dei modi, con l’obiettivo di creare le condizioni favorevoli per la nostra colonna vertebrale.
Ciò significa mantenere la mobilità articolare della colonna e di tutte le articolazioni che prendono rapporti con essa, allenare la forza dei muscoli stabilizzatori centrali e periferici e, in linea più generale, anche passeggiare per 30 minuti al giorno ha, tra i tanti vantaggi, quello di mantenere in salute la colonna vertebrale.
Matteo Santori
Personal Trainer
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