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In salute con l’acqua – Matteo Santori P.T.

 

Qualunque professionista che si occupi di salute e benessere (medici, fisioterapisti, nutrizionisti, personal trainer, ecc..) in fase di anamnesi conoscitiva ti avrà chiesto “quanta acqua bevi?”.
Ma perchè tutta questa attenzione viene data ad una azione semplice come il bere?

 

 

La quantità di acqua nel corpo umano rappresenta circa il 60% del peso totale e non c’è organo che non ne abbia bisogno per il suo corretto funzionamento, per questo in una indagine sullo stato di salute conoscere lo stato di idratazione è indispensabile a prescindere da quali siano le richieste specifiche del soggetto.

Esistono diversi modi per valutare l’idratazione, indiretti (es. questionari o plicometria) e diretti (analisi tricompartimentale con bioimpedenziometria).

 

Dove si trova l’acqua nel nostro corpo?
Come già detto, si trova in tutto il corpo ma possiamo definire due compartimenti quello extracellulare (sangue, linfa e fluidi corporei) e quello intracellulare che rappresenta i 2/3 dell’acqua totale.
Per l’organismo è fondamentale mantenere questo equilibrio di distribuzione e quindi che l’apporto idrico pareggi le uscite (principalmente urina e sudorazione).
Esistono diversi modi per valutare l’idratazione, indiretti (es. questionari o plicometria) e diretti (analisi tricompartimentale con bioimpedenziometria).

 

Quando si è disidratati?
Per definizione la disidratazione si ha quando le entrate idriche non compensano le uscite (perdite dell’1% vengono solitamente compensate entro 24 ore), è una condizione pericolosa e una perdita del solo 7% dell’acqua corporea totale è condizione pericolosa per la sopravvivenza.

 

Quanto dovrei bere?
Il fabbisogno idrico viene facilmente raggiunto attraverso i cibi e le bevande. Un’assunzione giornaliera di acqua di 3.7L per l’uomo adulto e 2.7 per la donna adulta soddisfa le esigenze della maggior parte delle persone anche se un esercizio intenso e lo stress da caldo possono aumentare tale valore. Tuttavia, essendo questo un aspetto soggettivo e dipendente da molte variabili, il fabbisogno idrico corretto è strettamente legato alla composizione corporea, alle abitudini alimentari e allo stile di vita di ogni uno.

 

Nel nostro modo (palestra e allenamento in generale) tenere sotto controllo l’equilibrio idrico e la distribuzione intra-extracellulare può fare la differenza nel raggiungere i propri obiettivi, che siano essi estetici, di prestazione o di salute. Infatti una presenza maggiore di acqua nel compartimento extracellulare può compromettere il fine estetico, una scarsa idratazione intracellulare può influire sulla prestazione di forza e una inadeguata quantità di acqua totale può avere effetti negativi sul nutrimento e la salute delle articolazioni.

 

In linea generale ed in conclusione bisognerebbe non sottovalutare l’acqua come molecola utile al nostro organismo, in un percorso di ricerca di benessere ed efficienza fisica è indispensabile regolare e gestire la sua distribuzione al fine di una buona riuscita.
Può essere utile tenere sempre con se, magari a vista, una bottiglia d’acqua così da non “dimenticarsi” di bere per gran parte della giornata.

 

Matteo Santori
Personal Trainer

m.santori@gclubtorribianche.it

Cell: 389-5716770

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